sabato 13 giugno 2020

TESTO RIASSUNTIVO (STEP#24)

In questo blog tratto i molteplici aspetti della parola copia.
Partiamo dal più semplice, dal più banale cioè copia intesa come riproduzione, inoltre
è anche utilizzata nel linguaggio più moderno e tecnologico, in coppia con un' altra parola e cioè copia-incolla quindi subisce una vera e propria evoluzione.
Continuiamo con significati più complessi, meno immediati come l'origine storica della parola intesa come abbondanza, cioè una grande quantità, oppure anche come ricchezza, potenza, licenza, permissione. Passando dal mondo pagano a quello cristiano inoltre notiamo la presenza del concetto all'interno del vangelo, come viene meglio raccontata la moltiplicazione di pani e pesci, andando avanti lo incontra anche nella tradizione popolare romana. Proseguiamo con il periodo medievale in cui si rese necessaria la riproduzione dei libri e prima che fosse ancora inventata la stampa questo lavoro veniva affidato agli amanuensi. Successivamente con l'invenzione della stampa, la riproduzione di immagini venne anche utilizzata da molti poeti come William Blake per arricchire le loro opere. La stampa subisce un'evoluzione negli anni tanto che si arriva ai giorni nostri con la stampa 3D.
Già a partire da Platone la parola presenta in sé un duplice significato cioè quella di realtà e finzione, o meglio, idea e riproduzione. Anche nel mondo cinematografico viene affrontato questo dilemma, in particolare in Matrix . Il concetto di imitazione persiste anche in  Leopardi, che sostiene che ciò che maggiormente ci diletta non è il bello ma l'imitazione. Il concetto di copia intenso come doppio o sosia viene affrontato invece da FREUD nel il Perturbante. E finiamo con uno scenario distopico, come per esempio quello descritto nel celebre romanzo di Huxley "il mondo nuovo" e anche uno per cui il pianeta Terra viene visto come la copia dell'isola di Pasqua che ebbe una fine tragica come prevista dai limiti dello sviluppo.

lunedì 8 giugno 2020

SERIE TV (STEP#22)

TRAMA: Tre amiche molto affiatate Lara, Sissy e Rita partono per fare il viaggio di maturità, è già stato tutto deciso e pianificato e le tre amiche sembrano entusiaste all'idea di partire quando improvvisamente l'atteggiamento di Lara cambia, non sembra essere più se stessa...

EP1: La storia inizia a casa di Lara che insieme alle amiche fa le valigie pronta per partire e che davanti allo specchio prova i diversi vestiti che indosserà durante il viaggio. Improvvisamente si sentono dei rumori in casa e Lara viene chiama dalla madre che si assenta per un attimo. Sissy e Rita si chiedono se tutto sia a posto mentre sentono la madre di Lara che la rimprovera. Lara torna in camera sbuffando e pronuncia le seguenti parole "non vedo l'ora di partire e lasciarmi questa famiglia alle spalle " quasi non volesse più fare ritorno. Da quando la sorella di Lara è partita tutte le attenzioni dei genitori sono concentrati su di lei senza lasciarle molte libertà, infatti è stato molto difficile per la protagonista riuscire a convincerli a partire. Sissy e Rita decidono di lasciare l'amica tranquilla e tornano ognuna a casa propria. 

EP2: E' finalmente arrivato il giorno della partenza e mentre Sissy e Rita aspettano l'amica scherzando sul costante ritardo dell'amica a cui ormai sono abituate, impazienti di partire, intravedono una figura avvicinarsi alla loro macchina correndo, la figura in questione è Lara che si siede sul sedile posteriore dicendo " Dai su muovetevi, perché siamo ancora ferme ?". Nessuna delle due immagina che la ragazza in macchina con loro non è la stessa che hanno conosciuto anni fa. Dopo una serie di domande, però, le ragazze scoprono che Lara ha delle lacune all'interno della propria memoria, in quanto non si ricorda molte cose fatte insieme. Alla prima occasione, quando le ragazze si fermano per fare benzina, Sissy e Rita la mettono alle strette e la ragazza decide di rivelare il suo segreto.

EP3: Le ragazze scoprono che la loro amica, che sembrava conoscessero da anni, in realtà è sempre stata la sorella di Lara, cioè Sara la gemella, che per anni ha preso il suo posto cercando di rubarle la vita. Anche i genitori erano all'oscuro di questo scambio. Infatti l'accordo tra Lara e i suoi genitori era quello di tenere la sorella in casa senza lasciarla uscire con le persone perché la sorella soffre di un disturbo psichico che la porta a far del male a chi la circonda, anche ai propri cari. In quest'ultimo anno Lara riusciva ad alternarsi con Sara a scuola e anche in alte occasioni in modo da scendere a patti con la sorella e non farle scoprire il viaggio con le amiche e riuscire a partire lasciandosi tutto alle spalle. Ora che le ragazze sono lontane Lara non ha nessuna intenzione di tornare indietro a subire i maltrattamenti della sorella.

COPYRIGHT (step#21)

Molto spesso nella nostra vita siamo portati ad avere a che fare con testi, libri appunti digitali che di conseguenza sono facilmente condivisibili e per questo motivo hanno maggiore diffusione. Ci si chiede se sia un bene poter avere cosi tante copie di un documento e se sia giusto che tutti possano accederne.
 Questa domanda trova una risposta per la prima volta  nel XVI secolo quando la monarchia inglese decise di emanare leggi sul diritto di copia al fine di operare un controllo sulle opere pubblicate nel territorio nazionale. Col diffondersi dei primi torchi tipografici, infatti, fu ampliata enormemente la diffusione fra la popolazione di scritti e volumi di ogni argomento e genere. Il governo, poiché la censura era all'epoca una funzione amministrativa legittima come la gestione della sicurezza pubblica, avvertì il bisogno di controllare ed autorizzare la libera circolazione delle opinioni. 
L'evolversi dei fatti portò al rafforzamento successivo dei diritti d'autore tanto che si parla di copyright come vero e proprio diritto di copia, cioè la possibilità di poter pubblicare foto, video, testi (e molto altro) i cui diritti sono riservati esclusivamente all'autore. Da un lato questo tipo di leggi proteggono i diritti di molte persone a cui è riservato il guadagno per un determinato prodotto o il brevetto per una scoperta.  
Dall'altro lato, però, molte persone sostengono che il non poter condividere meme, foto o altri testi implica una visione dell’ecosistema Internet estremamente riduttiva, come se fosse un banale canale di distribuzione unidirezionale.
Per esempio nell'ottobre 2016 è stata promossa una petizione web, per richiedere la riforma della legge europea sul diritto d'autore, con particolare riferimento ai meme. Questi ultimi sono stati considerati tecnicamente fuori legge in molti stati europei; l'iniziativa è sostenuta, tra gli altri, da Mozilla.






sabato 6 giugno 2020

LEOPARDI E IL CONCETTO DI IMITAZIONE

Facsimile della pagina 95
 del taccuino di Leopardi,
 tratto dalla prima edizione a stampa
Giacomo Leopardi apre il suo Zibaldone con l’intenzione di individuare quale sia l’oggetto delle Belle arti.
Che cosa le arti ricercano quando si fanno?
In particolare in queste sue considerazioni individuiamo il concetto di COPIA inteso come imitazione, ovvero riproduzione, riproposizione di un qualcosa che vediamo in natura.

Si potrebbe insomma credere che i letterati ricerchino nella propria opera quella perfezione estetica che costantemente sfugge alla natura.
Tuttavia, secondo Leopardi l’artista non ricercherebbe la perfezione metafisica, bensì volgerebbe il proprio intento nei confronti di una imitazione della natura.

Il Vero dunque non è altro che un tentativo di ripresentare una natura qualsiasi cioè indipendente dal giudizio di bello o brutto. ( la morte, le tempeste, o passioni umane sofferte: quando lette o ritratte, esse piacciono sebbene non raffigurino un’idea estetica di Bello.)
Quindi, l’arte vuol semplicemente imitare qualcosa che già c’è, e vuol farlo nel modo più credibile.

Ma allora se insomma l’arte è solo riproposizione del vero naturale, semplice copia di qualcosa che già esiste e che si può trovare nel mondo, che bisogno c’è di creare?

La risposta Leopardi ce la fornisce così:
Più ci diletterebbe una pianta o un animale veduto nel vero che dipinto o in altro modo imitato, perché non è possibile che nella imitazione non resti niente a desiderare. Ma il contrario manifestamente avviene: da che apparisce che il fonte del diletto nelle arti non è il bello, ma l’imitazione.
IL MONDO NUOVO


In uno scenario distopico come quello del mondo nuovo di Huxley, vediamo una perfetta copia della realtà che  sembra essere più evoluta, quindi da considerarsi migliore, ma se volgiamo uno sguardo più attento notiamo che Il mondo nuovo è soltanto un tentativo di controllo della realtà che porta a una distruzione e annichilazione di ogni tentativo di individualità e personalità. Come possiamo notare leggendo la trama vediamo che anche in un ambiente molto controllato ci può sempre essere una svista e un caso di deviazione dalla massa come ad esempio il protagonista Bernard che non si conforma alla società in cui vive. Molti sono stati i tentativi di immaginare un'alternativa al mondo in cui viviamo ma possiamo concludere che una qualsiasi modifica volta e migliorare la società non è detto che porti solamente all'utopia e a delle condizioni di vita migliori. Quindi possiamo dire che un mondo utopico è possibile solamente nella nostra immaginazione.

giovedì 4 giugno 2020

IL PERTURBANTE DI FREUD
Nella filosofia contemporanea il concetto di copia viene introdotto da Freud con una diversa sfumatura di significato, egli ci parla del doppio, ovvero del sosia.
Nel 1919, Freud pubblica un suo saggio dal titolo “Das Unheimlich”, tradotto in Italia col titolo di “Il perturbante“. Anche se nella lingua italiana non esiste un termine esatto che corrisponda al significato di quello tedesco: “unheimlich potrebbe esser reso con inquietante, sinistro, non confortevole, sospetto, ambiguo, infido” . Egli ci propone una interessante analisi linguistica del termine tedesco:
La parola “unheimlich” è l’antitesi dell’aggettivo “heimlich”, che può significare: “familiare, domestico, fidato, ” ma anche “nascosto, celato, da non far sapere”. Ciò significa che la parola “heimlich”, nella sfumatura di significato di “nascondere, tenere celato” viene a coincidere con “unheimlich”, che resta il contrario unicamente del primo significato indicato, ossia “familiare”. Il termine “heimlich”  sviluppa la sua non-univocità, la sua ambivalenza fino a coincidere col suo contrario. Questa doppiezza di significato insita nel termine tedesco, questa unione di rappresentazioni quasi opposte è utile a Freud per introdurre e rendere comprensibile l’analisi di quei casi in cui fa la sua comparsa il perturbante.
La creazione del Doppio, come protezione dalla morte e quindi dall’ annientamento dell’Io, domina, in una prima fase, la vita sia del bambino che dell'uomo primitivo e nasce dall'amore illimitato per se stessi. Successivamente diventa assicurazione di sopravvivenza e poi presentimento di morte. Dunque, questo significa che la rappresentazione di questa figura cambia e muta in rapporto allo sviluppo dell’Io.
Perciò, afferma Freud, oltre a tutto ciò che la coscienza morale giudica sconveniente, nel concetto del Doppio possono essere incluse anche tutte le possibilità non realizzate che potrebbero accadere e a cui la fantasia si aggrappa ancora, le aspirazioni dell’Io che il destino ingrato non ha permesso si realizzassero e tutte le decisioni della volontà che sono state represse. E conclude: “il carattere perturbante del sosia può trarre origine soltanto dal fatto che il sosia stesso è una formazione appartenente a tempi psichici remoti e ormai superati, nei quali aveva un significato più amichevole ”.
Appare più chiaro come la parola “heimlich” possa scivolare sino a coincidere col suo contrario “unheimlich”: il perturbante non è nulla di nuovo, ma anzi è qualcosa di conosciuto che è diventato estraneo, nascosto a causa del processo di rimozione. E l’elemento dell’angoscia sta proprio nel fatto che questo rimosso a volte ritorna e va a costituire il perturbante, come nel caso dei nostri Doppi.

mercoledì 3 giugno 2020

ABBECEDARIO DELLA PAROLA COPIA

Abbondanza
Brutta
Cifra
Disegno
Esporre
Foto
Gemello
Imitazione
Legno
Meiosi
Notte
Ombra
Pergamena
Quantità
Ricchezza 
Specchio
Tornese
Uniforme
Visione
Zombie

sabato 30 maggio 2020

WILLIAM BLAKE(STEP#16)

Pensando a una persona che possa rappresentare il termine attorno al quale verte tutto mio il blog , penso a WILLIAM Blake come uno dei poeti e personaggi che utilizzarono maggiormente la stampa, in particolare per uno scopo molto preciso ovvero per illustrare le sue opere, poiché aveva compreso che l'immagine fosse essenziale ai fini della comprensione. 

 Infatti nel 1788, Blake iniziò a sperimentare l'incisione a rilievo, un metodo che avrebbe poi impiegato in numerosi tra i suoi libri e poesie. Il procedimento si applica anche alle miniature. La stampa miniata consiste nella scrittura del testo della poesia sulla lastra di rame con i pennelli intinti in una sostanza resistente all'acido. Le lastre si incidono in un bagno di acido per eliminare il rame non protetto dalla vernice in modo da lasciare il disegno in rilievo. questo procedimento prese il nome di acquaforte a rilievo che in seguito divenne un importante metodo di stampa commerciale. Le pagine stampate da queste lastre devono essere colorate a mano ad acquerello e unite insieme per formare un volume. Blake usò la stampa miniata per numerose delle sue opere più note come ad esempio Songs of Innocence and of Experience.
 UNA COPIA DEL PIANETA TERRA(STEP#15)
Vorrei portare l'attenzione sul problema affrontato già da numerosissimi studiosi e scienziati del club di roma. Loro portarono alla luce le problematiche del continuo sviluppo incontrollato, e gli inevitabili disastri ambientali, economici e sociali a cui si potrebbe incorrere trascurando un limite che inevitabilmente si deve porre per una lunga permanenza sulla Terra; una simile copia di questo scenario potrebbe essere vista in ciò che è successo all'isola di Pasqua.
In breve: i primi esseri umani arrivarono sull’isola tra il 300 d.C. e il 1200. In pochi secoli svilupparono una società avanzata, capace di erigere i moai. Ma la piccola isola era un ecosistema fragile, che gli abitanti non sfruttarono in modo sostenibile. Per esempio, avrebbero tagliato tutti gli alberi proprio per spostare i giganteschi moai, attirando su di loro la rovina.
Meno alberi portarono a più erosione del suolo, quindi meno cibo da coltivare. L’esaurimento delle risorse portò quindi a guerre e carestie che fecero collassare la civiltà a una frazione di quella originaria. È facile in tutto questo vedere l’isola come una provetta rappresentativa del pianeta Terra, dove in scala ridotta è stato dimostrato il drammatico epilogo a cui ogni civiltà potrebbe essere portata quando ignora l’ambiente. 

martedì 26 maggio 2020

STAMPA 3D 

Articolo de " La Stampa"
Grazie alla presenza di due stampanti 3D è stata avviata la produzione di visiere protettive, immediatamente disponibili una volta assemblate, destinate al personale medico ed infermieristico dei reparti chirurgici. Queste visiere non sostituiscono le mascherine ma rappresentano una prima barriera in grado di proteggere gli occhi e le mucose della bocca, creando una schermatura per tutto il volto contro le infezioni da contatto.

domenica 24 maggio 2020

LA STEREOCHIMICA 

La stereochimica è quella parte della chimica che studia i composti, detti stereoisomeri, che hanno la stessa struttura molecolare ma una diversa disposizione spaziale degli atomi costituenti. Nella stereoisomeria ottica le molecole si distinguono fra loro in analogia a come la mano sinistra differisce dalla destra. Possiamo considerare queste molecole come una la copia speculare dell'altra.
 Ad esempio se prendiamo in esame la gliceraldeide per distinguerne i due enantiomeri, una molecola chirale, Fischer introdusse una convenzione che trova ancora applicazione in campo biochimico. Mettendo al centro della molecola il carbonio chirale ( cioè il carbonio centrale al quale sono legati i quattro sostituenti) e posizionando in alto il sostituente con il carbonio a maggior grado di ossidazione, si definisce isomero D quello con il gruppo ossidrile posizionato a destra e isomero L quello con l’ossidrile posizionato a sinistra
 L’isomeria ottica ha enormi implicazioni in campo biologico. Per esempio, soltanto la D-gliceraldeide e, in generale, gli zuccheri della serie D hanno importanza per l’uomo, così come soltanto gli L-amminoacidi entrano nella costituzione delle proteine. Gli enzimi, i catalizzatori biologici, sono stereospecifici e riconoscono selettivamente soltanto gli isomeri ottici di un tipo. In biochimica alcune molecole importanti, come gli zuccheri, possiedono più centri chirali e quindi esistono in più isomeri ottici diversi.

mercoledì 6 maggio 2020

LA STAMPA NEL MEDIOEVO (step#12)

Esempio di salterio diurno miniato da amanuensi
 del sec. XVII già presente nella Biblioteca Scarabelli
di Caltanissetta
Nell'antichità la scrittura dei testi era affidata esclusivamente a schiavi literati addestrati a fare questo lavoro fin da bambini.
 La condizione servile dei copisti cessò del tutto solo col diffondersi del cristianesimo, anche se con le invasioni barbariche questa professione finì per essere coltivata quasi solo nei monasteri.
Affidata per lo più ai monaci quest'opera di trascrizione è quella cui l'uomo deve la conservazione nel tempo di opere straordinarie, primi fra tutti i testi sacri.

A partire dal 313 d.C., data che sancisce l'emanazione dell' editto di Costantino che proclamava la libertà di culto per i cristiani, si assiste ad un rapido e consistente sviluppo del testo scritto e, di conseguenza, dello studio della scrittura.

Per poter studiare, si rese quindi necessaria la riproduzione dei libri e , poiché a quel tempo non era ancora stata inventata la stampa, i libri potevano essere riprodotti solo copiandoli a mano: nasce così la figura degli amanuensi, umili ed anonimi monaci che avevano il compito di riprodurre pazientemente a mano le Sacre Scritture, testi di grandi storici e poeti; grazie al romano Cassiodoro, consapevole di quanto fosse importante che la cultura e le tradizioni delle antiche civiltà non andassero perdute, anche testi profani.
I libri ricopiati servivano ai monaci per la lettura e l'insegnamento.

 fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/amanuense_%28Enciclopedia-Italiana%29/