sabato 30 maggio 2020

 UNA COPIA DEL PIANETA TERRA(STEP#15)
Vorrei portare l'attenzione sul problema affrontato già da numerosissimi studiosi e scienziati del club di roma. Loro portarono alla luce le problematiche del continuo sviluppo incontrollato, e gli inevitabili disastri ambientali, economici e sociali a cui si potrebbe incorrere trascurando un limite che inevitabilmente si deve porre per una lunga permanenza sulla Terra; una simile copia di questo scenario potrebbe essere vista in ciò che è successo all'isola di Pasqua.
In breve: i primi esseri umani arrivarono sull’isola tra il 300 d.C. e il 1200. In pochi secoli svilupparono una società avanzata, capace di erigere i moai. Ma la piccola isola era un ecosistema fragile, che gli abitanti non sfruttarono in modo sostenibile. Per esempio, avrebbero tagliato tutti gli alberi proprio per spostare i giganteschi moai, attirando su di loro la rovina.
Meno alberi portarono a più erosione del suolo, quindi meno cibo da coltivare. L’esaurimento delle risorse portò quindi a guerre e carestie che fecero collassare la civiltà a una frazione di quella originaria. È facile in tutto questo vedere l’isola come una provetta rappresentativa del pianeta Terra, dove in scala ridotta è stato dimostrato il drammatico epilogo a cui ogni civiltà potrebbe essere portata quando ignora l’ambiente. 

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