lunedì 27 aprile 2020

REALTA' o  una COPIA?
In Matrix possiamo osservare il protagonista Neo alle prese con una realtà virtuale creata talmente bene che difficilmente si riesce a distinguerla da quella autentica. E se il mondo in cui viviamo non fosse altro che una copia di quello originale ?

''Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? 
E se da un sogno così non dovessi più svegliarti?
 Come potresti distinguere il sogno dalla realtà? 
E' la realtà? MatriX non è reale? 
Che cosa vuol dire "reale"? 
Dammi una definizione di "reale". 
Se per reale ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel "reale" sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. ''(Morpheus)

venerdì 24 aprile 2020

STEP#09
Qui è raffigurata la personificazione dell'abbondanza e della prosperità
 dipinta da Pieter Paul Rubens, pittore fiammingo, che
ha aperto la via al tumultuante barocco europeo, nordico e francese .
Pieter Paul Rubens,
 Abbondanza, circa 1630, Tokyo,
Museo Nazionale d'Arte Occidentale


mercoledì 22 aprile 2020

COPIA DI UNA COPIA

Nel libro X del De Repubblica Platone comincia con l’interrogarsi sul senso dell’imitazione (mimesis), e lo fa a partire da un celebre esempio di un «letto». Secondo Platone siamo condotti a riconoscere che è possibile parlare di tre tipi diversi di letti: l’idea di letto, il letto che viene fabbricato da un artigiano sul modello dell’idea; il letto dipinto da un pittore (realtà sensibile). Ciò viene spiegato dalla teoria delle idee per cui agli oggetti fisici, cioè agli enti sensibili esistenti nella realtà, corrispondono delle entità ideali nell’Iperuranio, cioè «oggetti» definiti dalle loro caratteristiche essenziali. Il pittore non imita dunque la realtà e la verità delle idee, ma l’apparenza delle cose sensibili, che a loro volta non sono che imitazioni delle idee: la sua è perciò «copia di una copia», imitazione di un’imitazione,  ed per questo che si può affermare che egli produce «apparenze, non cose reali».

«E il costruttore di letti? Non hai appena detto che non realizza l'idea, ovvero ciò che noi abbiamo de finito l'essenza
di un letto, ma un letto qualsiasi?» 
«Sì , l'ho detto».
«Ma se non realizza l'essenza, non potrà creare la realtà, bensì solo qualcosa che assomiglia alla realtà, ma non la è; e
chi dicesse che l'opera del costruttore di letti o di un altro artigiano è compiutamente reale non correrebbe il rischio di non
dire il vero?»
«Sicuro», rispose, «o almeno così sembrerebbe a chi si occupa di questioni simili».

giovedì 16 aprile 2020


NANNÌ, UNA GITA A LI CASTELLI(step#07)

Una gita a li castelli è una canzone (1926 – testo di Franco Silvestri) romantica popolare romana il cui testo viene dedicato ad una donna di nome Nannì, ma che oltre a contenere una dedica personale vuole anche esaltare la bellezza di Roma e anche dei principali comuni dei Castelli. Inoltre viene esaltata l'enorme ricchezza e varietà dei paesaggi, la presenza di rose, garofani, del vino e dell'uva. Quest'ultima infatti è simbolo della fertilità e dell'abbondanza secondo la bibbia e anche nella mitologia greco-romana.

Guarda che sole ch'è sortito, nannì
Che profumo de rose, de garofani e panzè
Com'è tutto 'n paradiso, li castelli so' accosì
Guarda frascati ch'è tutto un sorriso
'Na delizia, 'n amore, 'na bellezza da incanta'

Lo vedi, ecco marino
La sagra c'è dell'uva
Fontane che danno vino
Quant'abbondanza c'è
E appresso ce vie' Genzano
Cor pittoresco Arbano
Su viette a diverti'
Nannì nannì
...

mercoledì 15 aprile 2020

MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI

Le sacre scritture ci presentano la parola copia nel suo significato di grande quantità.
Nei due vangeli (Marco e Matteo) viene raccontato il miracolo di Gesù, ovvero la moltiplicazione di pochi pani e pesciolini in una quantità tale da poter sfamare quattromila uomini. 

''Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?».
 Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». 

Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra,
prese i sette pani e i pesci, rese grazie,
li spezzò e li dava ai discepoli, 
e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà.''


IMPRIMI SU CARTA OGNI MOMENTO IN MODO DA POTERLO AVERE SEMPRE CON TE

Tutti noi vogliamo rivivere un ricordo piacevole o un momento felice. Oggi lo possiamo fare grazie al costante sviluppo della tecnologia, tramite la fotografia che ci permette in ogni momento di tirar fuori dalla tasca una copia, una riproduzione in due dimensioni di un momento unico impresso nel nella nostra mente.


mercoledì 1 aprile 2020

ABUNDANTIA
Abbondanza
 Antonio Tarsia San Zanipolo Venezia
Abbondanza (in latino Abundantia) è nella mitologia romana la personificazione dell'abbondanza e della prosperità. Abundantia nella religione romana era la dea custode della cornucopia, spesso veniva ritratta mentre regge la cornucopia e delle pannocchie di granoturco e lascia che il contenuto ricada a terra. Il mito sull’origine della cornucopia è molto simile nella mitologia greca e in quella romana. Infatti si racconta del re degli dei che avendo rotto accidentalmente il corno della capra Amaltea (è un personaggio della mitologia greca, una capra e nutrice del monte Ida sull'isola di Creta), promise che questo non si sarebbe mai svuotato dei frutti del suo desiderio. Il corno venne in seguito passato alla custodia di Abbondanza.  Avendo essa superato le prove del tempo, prese la forma della francese Dame Habonde (nota anche come Domina Abundia, e Notre Dame d'Abondance), una figura fatata e benefica che si trova in tutta la mitologia teutonica, e nella poesia del Medioevo.
Curiosità: Nella società moderna, Abbondanza è la patrona degli scommettitori.