NANNÌ, UNA GITA A LI CASTELLI(step#07)
Una gita a li castelli è una canzone (1926 – testo di Franco Silvestri) romantica popolare romana il cui testo viene dedicato ad una donna
di nome Nannì, ma che oltre a contenere una dedica personale vuole anche
esaltare la bellezza di Roma e anche dei principali comuni dei Castelli.
Inoltre viene esaltata l'enorme ricchezza e varietà dei paesaggi, la presenza
di rose, garofani, del vino e dell'uva. Quest'ultima infatti è simbolo della
fertilità e dell'abbondanza secondo la bibbia e anche nella mitologia
greco-romana.
Guarda che sole ch'è sortito, nannì
Che profumo de rose, de garofani e panzè
Com'è tutto 'n paradiso, li castelli so' accosì
Guarda frascati ch'è tutto un sorriso
'Na delizia, 'n amore, 'na bellezza da incanta'
Lo vedi, ecco marino
La sagra c'è dell'uva
Fontane che danno vino
Quant'abbondanza c'è
E appresso ce vie' Genzano
Cor pittoresco Arbano
Su viette a diverti'
Nannì nannì
...
NANNÌ, UNA GITA A LI CASTELLI(step#07)
Una gita a li castelli è una canzone (1926 – testo di Franco Silvestri) romantica popolare romana il cui testo viene dedicato ad una donna
di nome Nannì, ma che oltre a contenere una dedica personale vuole anche
esaltare la bellezza di Roma e anche dei principali comuni dei Castelli.
Inoltre viene esaltata l'enorme ricchezza e varietà dei paesaggi, la presenza
di rose, garofani, del vino e dell'uva. Quest'ultima infatti è simbolo della
fertilità e dell'abbondanza secondo la bibbia e anche nella mitologia
greco-romana.
Guarda che sole ch'è sortito, nannì
Che profumo de rose, de garofani e panzè
Com'è tutto 'n paradiso, li castelli so' accosì
Guarda frascati ch'è tutto un sorriso
'Na delizia, 'n amore, 'na bellezza da incanta'
Lo vedi, ecco marino
La sagra c'è dell'uva
Fontane che danno vino
Quant'abbondanza c'è
E appresso ce vie' Genzano
Cor pittoresco Arbano
Su viette a diverti'
Nannì nannì
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